VLT: la tassa rivoluzionaria sulle vincite superiori ai 500 euro

Ultimo Aggiornamento 25 ott 2021
VLT: la tassa rivoluzionaria sulle vincite superiori ai 500 euro

Il mercato del gioco online fa sempre più gola al governo Renzi. L’ennesima conferma arriva dal nulla osta dato all’entrata in vigore di una tassa sulle vincite superiori ai 500€ ottenuti alle VLT.

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Il mondo del gaming fa gola al bilancio del gioverno Renzi e non sorprende che nei scorsi giorni la Corte Costituzionale abbia dato il nulla osta ad un’imposta particolare, ovvero la tassa sulle vincite superiori ai 500 Euro. Si è dovuto così arrendere il Tar del Lazio che aveva sollevato un dubbio di legittimità, dubbio che non sussiste secondo il parere e il voto dei membri della Corte.

Dal 31 luglio 2014 tutti i sistemi di gioco attivi nel nostro Paese dovranno essere pronti per l’attuazione del nuovo diktat che rappresenterà una rivoluzione assoluta per il mondo del gioco. La dead line era stata stabilita dal Direttore generale dei Monopoli, Luigi Magistro, che in uno specifico provvedimento - sottoposto anche all’attenzione della Corte durante la recente udienza - aveva specificato come “Le disposizioni (…) trovano applicazione a decorrere dal quindicesimo giorno successivo alla data di deposito della sentenza della Corte Costituzionale di definizione del giudizio promosso, innanzi alla stessa, con ordinanza del TAR Lazio, Sezione II, n. 6985 del 26 luglio 2012”.

La norma da attuare potrebbe risultare indigesta per la maggior parte degli amanti delle Vlt e per molti dei gestori. Il concessionario applicherà un’addizionale del sei per cento sulla parte di ciascuna vincita eccedente euro 500,00, trattenendo gli importi corrispondenti direttamente al momento della determinazione di tale vincita. L’addizionale, trattenuta ai sensi del comma 1 della nuova legge, sarà a sua volta versata dal concessionario entro il giorno 28 del mese successivo a quello di riferimento, con le modalità stabilite dall’articolo 19 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, con divieto di compensazione, utilizzando il codice tributo “5273”, denominato “Apparecchi di cui all’art. 110, comma 6, lett. b), del Tulps – Addizionale sulla parte della vincita eccedente euro 500 – Art. 5, comma 1, Decreto Direttoriale Aams 12 ottobre 2011”, istituito dall’Agenzia delle Entrate con risoluzione n. 20/E del 29 febbraio 2012.

La norma favorirà anche il monitoraggio del volume complessivo di denaro legato al mercato delle video slot. Al fine di consentire i necessari controlli fiscali ad opera dell’Agenzia delle Entrate, ciascun concessionario comunicherà al sistema centrale di controllo Vlt, entro il 10 del mese successivo a quello di riferimento, tramite i messaggi previsti dal relativo protocollo di comunicazione, i dati riguardanti l’ammontare complessivo delle vincite, al lordo dell’addizionale, eccedenti euro 500,00, l’ammontare complessivo dell’addizionale e l’ammontare complessivo delle vincite nette. In ordine alle modalità di controllo e verifica, si applicano le disposizioni relative al prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all’art. 110, comma 6, lettera b) del RD 18 giugno 1931, n.773. Il decreto direttoriale prot. 2011/50017/Giochi/UD del 16 dicembre 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 304 del 31 dicembre 2011, è abrogato.

Una tassa importante che potrebbe contribuire vista l’incidenza del gambling sul Pil alla riduzione di imposte che gravano come un macigno sulle famiglie italiane.

Gennaro Donnarumma

Ruolo: Senior Content Manager
Esperienza: 8+ anni
Specializzazione: Recensioni di slot machines

Da molti anni mi occupo di tutto quanto ruota intorno al settore del gambling. Analizzo attentamente tutti le slot prima di recensirle, e cerco di scoprire tutti i segreti tecnologici di software house e operatori di gioco.