Dopo gli alti e bassi della presidenza Jair Bolsonaro e le leggi decadute, il gambling si appresta a vivere un nuovo incremento in Brasile con l’iter per la regolamentazione ufficiale e numeri sempre crescenti per il gioco d’azzardo
L’avvento del nuovo anno porta con sé numerose novità in Brasile anche per quanto attiene al mondo gambling, dopo aver i significativi progressi degli ultimi mesi. L’America Latina rappresenta uno dei mercati emergenti più interessanti, ma il Brasile ha finora partecipato come fanalino di coda a questa evoluzione.
Al momento, le uniche forme di gioco d’azzardo totalmente consentite sono le lotterie e le scommesse sui cavalli, anche se la rete di gioco non è sufficientemente vasta per garantire un servizio a un Paese di più di 211 milioni di persone.
Nel 2022 si è però registrato un deciso passo in avanti con l'approvazione della PL 442/91 da parte della Camera dei deputati, che ha riguardato il mercato del gioco, delle scommesse e delle lotterie. Non una vera e propria regolamentazione ma principi cardine da seguire per giocatori e operatori, con la Corte suprema che ha garantito agli enti della Federazione - come Stati e comuni - la possibilità di gestire servizi di lotteria nei loro territori, attraverso le modalità definite dalla legislazione federale.
A confermare una previsione persino migliorativa per il 2023, è Magnho José, giornalista specializzato in scommesse, giochi e lotterie, al contempo editore del sito BNLData e presidente dell’Istituto Brasiliano del Gioco Legale. Nell’ambito di una lunga intervista a Yogonet, ha previsto che, proprio per la mancanza di una repentina regolamentazione, ci saranno numerosi progressi nel mondo del gambling già nei prossimi 12 mesi in Brasile.
Le novità del 2022 in Brasile, basi per una futura liberalizzazione
Il primo passo è stato sicuramente l’alito di novità portato nel 2022 in una situazione per troppo tempo in stasi, tramite l’approvazione della proposta della Camera dei Deputati che ha legalizzato i casinò nei resort, il bingo, le scommesse e il gioco d'azzardo tramite i casino online. L’idea è stata del deputato Arthur Lira, con una presa di posizione ben precisa nei confronti del presidente Jair Bolsonaro, da sempre fervido oppositore della legalizzazione del gioco d’azzardo, che in questo caso non ha né aiutato né ostacolato il voto.
Dopo la pubblicazione nella Gazzetta del Senato Federale, avvenuta ad agosto, le vicissitudini legate alle elezioni hanno congelato la situazione, che sarà verosimilmente rimandata a dopo l’insediamento del futuro presidente Lula.
Nel frattempo, si stanno sviluppando diverse correnti di pensiero, fra chi auspica che il testo non venga modificato e chi invece sostiene che vada perfezionato in base alle necessità del mercato e del Paese. Una spaccatura nella classe politica, che preoccupa ancor di più in considerazione della attuale composizione del Senato, con una prevalenza di conservatori e religiosi.
A differenza di Bolsonaro, più conservatore e religioso, il presidente Lula non ha mai nascosto la volontà di voler regolamentare il mondo del gioco d’azzardo, argomento però diventato ufficiosamente tabù dal 2005, dopo lo scandalo che ha visto protagonista un uomo d'affari del settore con un rappresentante del governo all'inizio del suo primo mandato.
Nonostante fra i senatori eletti nelle ultime elezioni ce ne siano alcuni che si oppongono alla legalizzazione del gioco pubblico, molti altri oppositori non sono stati rieletti, in favore invece di diversi altri sostenitori della legalizzazione del gioco.
Per questo, si ritiene che potrà essere meno difficile un’approvazione della legge nel corso della legislatura entrante.
Prima della fine del suo mandato, Bolsonaro ha ribadito la propria posizione circa l’argomento, impedendo l’avanzare della legge 13.756/18, che avrebbe legalizzato le scommesse a tariffa fissa e le scommesse sportive. Il termine era fissato allo scorso 12 dicembre, data che ne ha visto la definitiva caduta.
Ma non solo: lo stesso presidente uscente ha, d’altro canto, preferito regolamentare le criptovalute all’interno del Paese, esponendo i piccoli investitori brasiliani, già incorsi in numerosi fallimenti economici online con la crisi degli ultimi mesi del 2022. Il Brasile, quindi, è diventato il primo paese a riconoscerle come metodo di pagamento e forma d’investimento, ma al contempo a non avere ancora una regolamentazione per il gambling.
Due settori, gambling e criptovalute, che promettono di andare sempre più a braccetto nel prossimo futuro, con l’evoluzione del Web 3.0 e una diffusione della tecnologia blockchain, e che già nel 2022 hanno iniziato il proprio sodalizio.
Di diverso parere sul gioco d’azzardo è il presidente Lula che, già prima del suo nuovo mandato, aveva parlato di formazione, istruzione e strutture educative a tutela del gioco d’azzardo e delle scommesse, riconoscendo in toto l’importanza di approvarlo nell'intero Paese.
Il percorso ufficiale per la regolamentazione in Brasile è pertanto ancora lungo, ma il Paese potrebbe esser sulla giusta strada per l’avvio di manovre concrete e verso un processo sempre più irreversibile e non rinviabile per la sua importanza globale.