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Il boom del gioco illegale durante la crisi del settore terrestre

Il lockdown ha colpito duramente il settore dei giochi e, di riflesso, anche le casse dello Stato. È quanto emerge da un confronto del Conto Riassuntivo del Tesoro del primo semestre 2020. La crisi del gioco terrestre Stando al report, l'Erario ha perso 2.3 miliardi di euro derivante dai giochi nel
Il boom del gioco illegale durante la crisi del settore terrestre

Il lockdown ha colpito duramente il settore dei giochi e, di riflesso, anche le casse dello Stato. È quanto emerge da un confronto del Conto Riassuntivo del Tesoro del primo semestre 2020.

La crisi del gioco terrestre

Stando al report, l'Erario ha perso 2.3 miliardi di euro derivante dai giochi nel primo semestre del 2020. La causa principale è stato il blocco dei centri di scommessa e raccolta giochi durato oltre cento giorni, ma anche il blocco totale di tutti gli eventi sportivi. In termini percentuali, il gettito dai giochi è crollato di oltre il 44%. Il calo maggiore è stato quello relativo al prelievo sugli apparecchi (slot e vlt) che si ferma a 1,5 miliardi con una perdita di 1.8 miliardi (-54%) rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

Leggi anche il nostro report: "Quanto ha perso il gioco pubblico durante il lockdown"

Anche i proventi dovuti alla vendita di biglietti di lotteria nazionale e giochi istantanei hanno subito una brusca frenata. Sono 242 i milioni in meno (448 contro 690) con una perdita del 35%. A seguire vi è il Lotto con un segno negativo pari a 131 milioni (223 contro i 554 di un anno fa), pari ad una perdita del 23.5%).

Il boom del gioco illegale

La stretta inerente il gioco legale ha funto da volano per lo sviluppo del gioco illegale. Secondo quanto evidenziato dall'associazione Sapar, "la riduzione dell’offerta del gioco legale provocata da anni di politiche ostili che si sono concretizzate attraverso continui aumenti della tassazione e leggi proibizioniste hanno agevolato le alternative illecite".

Gli ultimi dati sul gioco illegale nel nostro Paese sono preoccupanti. Secondo stime della Guardia di Finanza, il volume d'affari è di circa 20 miliardi di euro. L'illegalità abbraccia ogni settore. I rivenditori illegali di scommesse sono circa 5.000 a fronte dei circa 14.000 regolari.

Anche il settore online è pieno di incognite. Ogni anno si contano circa dieci milioni di accessi illegali e vengono chiusi 7.000 siti irregolari rispetto ai casinò online sicuri del circuito ADM. La preoccupazione maggiore è che il periodo di lockdown abbia acuito questa situazione.

Ad aprile, il Capo della Polizia Franco Gabrieli lanciò l'allarme: "la chiusura delle sale giochi e l’interruzione delle scommesse sportive e dei giochi gestiti dai Monopoli di Stato potrebbero aumentare il ricorso al gioco d’azzardo illegale online così come la pirateria, con l’utilizzo di dispositivi illegali per avere accesso a contenuti multimediali offerti a pagamento da operatori privati".

Tali preoccupazioni sono stati confermate da alcuni dati fatti registrare dai siti online. Stando a quanto riferito da Moreno Marasco, presidente di LOGiCO (associazione che rappresenta i principali operatori legali del gioco online) il gioco online legale è frenato da molti fattori. "Chi vuole giocare sulle piattaforme legali online deve innanzitutto avere dimestichezza con un computer e disporre di accesso a Internet". Questo vuol dire che in alcune parti del paese dove la connessione non arriva o a bassa scolarizzazione, diventa impossibile usufruire del servizio. Inoltre, le piattaforme di gioco online legale impediscono l’accesso ai minori, fissano un monte spesa per ogni singolo giocatore, verificano la titolarità e la provenienza delle carte di pagamento.

Ciò spinge molte persone a cercare sfogo nell'illegalità.

La svolta contro l'illegalità

Per combattere il fenomeno del gioco illegale è stato firmato il Regolamento Operativo del “Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori”. Il documento ha lo scopo di porre le basi per un tavolo di lavoro tra interforze che riesca a porre in essere un'azione sinergica e coordinata tra l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e le Forze dell'ordine. Il nuovo organo vedrà membri di spicco dell'Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, mentre la presidenza sarà affidata a Marcello Minenna, Direttore Generale ADM. Lo scopo sarà quello di provare a contrastare il gioco illegale e le infiltrazioni della criminalità organizzata, vera piaga del nostro paese.

Vittorio Perrone

Ruolo: Content Manager e Writer
Esperienza: 5+
Specializzazione: Recensioni e news

Giornalista pubblicista poliedrico. Si occupa per Giochidislots della redazione di articoli, report e infografiche sul settore del gioco legale italiano e internazionale. Collabora attivamente anche con il quotidiano online sportivo SpazioNapoli e il magazine Sportcafe24.com