Nel corso del 2024 il gioco pubblico ha registrato un gettito fiscale record, frutto dell’ottimizzazione delle procedure e del rafforzamento della vigilanza. A rivelarlo è stato il Direttore dell'ADM, Roberto Alesse, in un'intervista al Riformista. Il Direttore ha rivelato che secondo i dati a disposizione l'anno passato 26,7 miliardi di entrate totali sono derivate da accise energetiche, 21 miliardi dalle attività doganali, oltre 11 miliardi dal settore dei tabacchi e quasi 12 miliardi dal comparto del gioco pubblico. Quest'ultimo dato è il risultato di un periodo di profonda trasformazione vissuto dalla stessa ADM, che negli ultimi mesi ha riorganizzato le proprie strutture centrali e territoriali e ha investito in tecnologie avanzate, in particolare nell’intelligenza artificiale applicata ai controlli doganali. L’obiettivo è aumentare sia l’efficienza sia la sicurezza.
L'ADM nell'ultimo anno ha aumentato i controlli per combattere l'illegalità
Nei primi sei mesi del 2025 sono state oscurate 721 piattaforme di gioco online non autorizzate, grazie all’uso intensivo di strumenti digitali di monitoraggio. Proprio le nuove tecnologie si stanno dimostrando decisive nella lotta all'illegalità e nella tutela dei casinò online autorizzati dall'ADM.
Va aggiunto che, in seguito all'inasprimento dei dazi americani ADM ha anche creato un Gruppo di Studio. Scopo di tale organizzazione è quello di analizzare l’impatto delle nuove tariffe USA su export e import, fornendo dati in tempo reale al Governo e monitorando i settori strategici. Come ha sottolineato Alesse nell'intervista al Riformista «Abbiamo puntato sull’ottimizzazione delle procedure, ma anche su un rafforzamento della vigilanza grazie alla tecnologia».
Alesse ha anche sottolineato come, tra le priorità future dell'Agenzia vi sia l'intenzione di ampliare ulteriormente l’impiego dell’intelligenza artificiale in vari ambiti di controllo e nella gestione dei dati su scala europea. Il Direttore si è detto convinto che «solo una pubblica amministrazione trasparente, digitale e meritocratica è in grado di servire al meglio il Paese». Per questo motivo sarà importante mantenere il dialogo con i grandi soggetti privati «per comprendere quali saranno i prossimi sviluppi tecnologici delle materie che regolamentiamo nell’interesse esclusivo dello Stato. L’interazione tra pubblico e privato dovrebbe essere la costante di ogni Stato autenticamente liberale».
Abodi: rivedere il divieto di pubblicità per rafforzare il gioco legale e contrastare l’illegale
Di gioco pubblico ha parlato anche Il Ministro dello Sport, Andrea Abodi in un'intervista al quotidiano L'Avvenire. In quest'occasione, Abodi (ancora una volta) ha ribadito come, tra le priorità del suo mandato, ci sia il superamento del divieto di pubblicità per le scommesse. A questo scopo il Ministro è intenzionato a promuovere «un confronto da settembre fra tutti i soggetti interessati. La priorità anche per noi è contrastare efficacemente gli effetti della piaga sociale della ludopatia».
Abodi ha sottolineato la necessità di riflettere con attenzione sugli effetti del Decreto Dignità negli ultimi otto anni. «Il mio pensiero è che la mancanza di pubblicità sul gioco legale finisca col favorire quello illegale, una piaga ancor più grave, espressione dell'economia criminale».
Per questo motivo, il Ministro ha affermato che è necessario ripensare il settore del gioco pubblico. Nella sua idea di riforma vi è l'idea che Sport e Governo condividano le risorse e che parte di essere siano utilizzate per il contrasto più efficace della ludopatia.