L’Aula Magna del Politecnico di Milano ha ospitato l’8 e 9 ottobre 2025 il convegno “Ital.IA: tra dati pubblici e algoritmi”, organizzato da ADM, Sogei e Politecnico di Milano. La presenza del Viceministro dell’Economia e del Direttore di ADM ha sottolineato il rilievo strategico dell’iniziativa, incentrata sulla trasformazione tecnologica del comparto dei giochi e delle lotterie.
Il Professor Luca Gastaldi, direttore dell’Osservatorio Agenda Digitale, ha illustrato la visione algoritmica che guiderà ADM nei prossimi anni. La collaborazione con Sogei - società interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze - è la base di un modello in cui i dati diventano funzione sovrana e infrastruttura critica nazionale.
La crescita del gioco online impone una nuova architettura dei controlli
Secondo le proiezioni presentate dai relatori, la raccolta complessiva del gioco in Italia supererà di molto il tetto dei 150 miliardi di euro nel 2024, con il canale digitale che sorpasserà quello fisico.
Nel 2023 la raccolta ufficiale ADM era di 139,5 miliardi. L’aumento medio annuo del 5-7% porta a una stima approssimata di 92 miliardi di euro per il canale online e 65 miliardi per quello fisico. Sulla base di questo trend, il digitale rappresenterà circa il 58% del totale, segnando il definitivo sorpasso tecnologico sul canale terrestre.
Questa transizione ha modificato anche la logica dei controlli. L’Agenzia delle Dogane ha cambiato le ispezioni periodiche con un’infrastruttura capace di elaborare flussi in tempo reale, secondo lo schema già sperimentato nel settore doganale con AIDA 2.0. I dati trasmessi dai concessionari autorizzati, vengono processati con due approcci: stream processing per l’analisi istantanea e batch processing per la formazione dei modelli predittivi.
Il sistema consente una vigilanza continua sulla conformità e sulla tutela dei giocatori, riducendo il margine di errore e le tempistiche di intervento. La compliance non è più dichiarata ex post ma dimostrata dall'integrità del dato mentre il gioco avviene.
Dati, algoritmi e tre ambiti operativi
Il prof Gastaldi ha descritto tre aree operative già avviate.
Nel primo ambito, dedicato al rilevamento e all'analisi, gli algoritmi identificano comportamenti sospetti, anomalie di gioco e segnali precoci di dipendenza. I marcatori più rilevanti includono alta frequenza di depositi, rincorsa delle perdite e variazioni improvvise delle puntate. Le stime indicano che i costi sociali del gioco patologico superano i due miliardi di euro l’anno, tra spese sanitarie, produttività perduta e impatti giudiziari.
Nel secondo ambito, quello della gestione e compliance, il sistema distribuisce le risorse ispettive in base a profili di rischio dinamici e non più su controlli casuali. La tecnologia RegTech applicata al gioco permette di verificare in modo automatico la trasparenza degli operatori e di personalizzare le politiche di prevenzione.
Il terzo ambito riguarda i dati di controllo, che comprendono vincite, pagamenti, anomalie e indicatori provenienti anche da operatori terzi. ADM uniforma così le metodologie tra i settori Dogane, Accise e Monopoli, in una logica di gestione integrata.
Governance, formazione e limiti giuridici
L’intervento del Politecnico di Milano ha insistito sulla dimensione umana della digitalizzazione. Il modello Human-in-the-Loop prevede che la decisione finale resti pubblica e responsabile. Gli algoritmi segnalano, ma il giudizio spetta a funzionari formati per interpretare gli output.
Questa impostazione è coerente con l’Articolo 22 del GDPR, che tutela dal rischio di decisioni interamente automatizzate. Il futuro AI Act europeo classificherà i sistemi di sorveglianza pubblica tra quelli “ad alto rischio”, imponendo obblighi di trasparenza e test di robustezza. Gli esperti hanno evidenziato il pericolo dei bias: le differenze territoriali nella spesa online, ad esempio tra Nord e Sud, potrebbero generare profilazioni discriminatorie se non governate da modelli spiegabili e auditabili.
Equilibri economici e prospettive
ADM opera con un mandato doppio: garantire il gettito fiscale e tutelare i giocatori. Nel 2023 il Gross Gaming Revenue è stato di 20,4 miliardi di euro, destinato a superare i 21,5 miliardi nel 2024. La sfida sarà bilanciare questa entrata con i costi sociali del gioco problematico.
Il sistema algoritmico renderà visibili le contraddizioni tra obiettivi economici e tutela pubblica ma non le risolverà completamente. L’equilibrio dipenderà dalle scelte di policy e dal controllo etico sugli algoritmi.
Il convegno Ital.IA ha reso pubblica una trasformazione già in corso: dal 2026, con l’entrata in vigore dell’AI Act, la governance algoritmica del gioco pubblico sarà una componente strutturale dell’azione amministrativa. Gli operatori che anticiperanno questi requisiti potranno posizionarsi meglio in un mercato più concentrato, tecnologico e trasparente.