L'abolizione del fondo dedicato al contrasto del gioco d'azzardo patologico e dell'Osservatorio per il contrasto al gioco d'azzardo voluto dalla Legge di Bilancio per il 2025 ha aperto un buco importante in questa materia. Al loro posto è stato istituito un unico fondo e osservatorio per tutte le forme di dipendenza, cosa che ha creato non poche polemiche. In particolar modo si contesta la perdita di specificità nella lotta contro il GAP e il rischio di un minore coordinamento negli interventi.

Il nuovo criterio di assegnazione

A partire dal 2025 le Regioni si divideranno 94 milioni di euro annui secondo un meccanismo che punta a premiare i territori più attivi sul fronte dei servizi. Secondo i nuovi criteri di assegnazione, l'80% delle risorse andrà in proporzione al numero di utenti trattati nei servizi pubblici per le dipendenze, come rilevato dal Sistema informativo nazionale sulle dipendenze (Sind). Il restante 20% sarà, al contrario, distribuito in base alla quota storica di accesso al Fondo assegnata nel 2024, in analogia con i criteri del Fondo sanitario nazionale.

I nuovi criteri hanno generato non poche perplessità, anche se lo scopo del Governo è quello di rendere la distribuzione delle risorse più aderente ai bisogni reali delle Regioni e incentivare la capacità organizzativa e assistenziale dei territori nel contrasto alle dipendenze patologiche.

Va anche ricordato che il nuovo Decreto fa esplicito riferimento alle dipendenze da gioco d'azzardo. Infatti viene specificato che, per le risorse previste dalla nuova legge di Bilancio, le Regioni, entro 60 giorni dall'entrata in vigore del decreto triennale di riparto, devono trasmettere «al Ministero della salute i piani regionali triennali sul gioco d’azzardo e i piani regionali triennali sulle dipendenze patologiche, corredati dalla scheda finanziaria.  Il Ministero della salute, entro 60 giorni successivi, valuta i piani regionali triennali di cui sopra». Il Decreto aggiunge anche che «per ogni triennio finanziario, a decorrere dall'anno 2025, con apposito decreto del Ministero della Salute sono ripartite tra le Regioni le risorse del Fondo per le dipendenze patologiche».

Di fatto è stato calcolato che il 34,25% dell'intero ammontare del fondo è destinato alla realizzazione di piani regionali sul gioco d’azzardo patologico, come prevede la legge di Bilancio 2025.

Il parere favorevole della Conferenza Stato Regioni

La Conferenza Stato Regioni ha recentemente reso parere favorevole sullo schema di decreto del ministro della Salute recante i criteri di riparto del Fondo per il gioco d’azzardo patologico per l'anno 2024 e sullo schema di decreto del ministro della Salute di determinazione dei criteri di riparto tra le regioni del Fondo per le dipendenze patologiche.

Il suddetto parere non era vincolante, ma conferma l’impegno congiunto tra Stato e autonomie territoriali nella gestione di una problematica sempre più sentita e che continua ad avere un impatto forte sulle famiglie italiane.

Ora si passerà alla seconda fase, quella della ripartizione. Questo è il passaggio cruciale perché si toccherà con mano come verranno declinati, nei singoli contesti regionali, gli interventi finanziati con i fondi appena ripartiti. Di lavoro da fare c'è tanto: dalle campagne di sensibilizzazione alla formazione degli operatori, fino al potenziamento dei servizi pubblici e convenzionati per l’assistenza ai giocatori patologici. Starà alle regioni studiare i piani più adeguati per contrastare e abbattere il problema del GAP.

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Natalia Chiaravalloti

Ruolo: Senior Content ManagerEsperienza: 6+Specializzazione: Recensioni casinò e news

Esperta nei processi formativi e copywriter specializzata nel settore dei giochi online. Collabora con diversi brand del gambling nella creazione di articoli e recensioni sui migliori operatori di gioco italiani e spagnoli, oltre che ad essere Head Writer di Giochi di Slots.

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