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Al via l’era Draghi: come cambia il mondo del gioco italiano

How did we change? What do we eat? How do we prefer to spend our money? What do we like? These are the main questions that the Coop Report 2016, presented on 8 September, prepared by the Ancc-Coop Studies Office (National Association of Consumer Cooperatives) in collaboration with Ref.
Al via l’era Draghi: come cambia il mondo del gioco italiano

Al via l’era Draghi: come cambia il mondo del gioco italiano

Meno di un mese, il tempo della crisi di governo avviata da Matteo Renzi. E poi al via l’era Draghi, con l’Esecutivo presentato dall’ex numero uno della BCE comprendente 23 ministri, tra conferme e graditi ritorni. Si aprono così migliori speranze per il gioco.

Alla fine tutti i partiti politici sono stati accontentati e ogni dicastero si appresta a giocarsi la partita della vita col Recovery Fund. Sarà coinvolto ovviamente al MEF, ora guidato da Daniele Franco, tecnico di grandissimo profilo e draghiano della prima ora. Ma anche il ministero ecologico, affidato a Roberto Cingolani, e quello digitale di Vittorio Colao, già capo della task force durante il Conte II. E se manca un ministero per i rapporti con l’Unione Europea, per questo ci pensa Draghi, massima garanzia in merito. Cambierà qualcosa per il gioco pubblico? E cosa, di preciso?

All’indomani della dichiarazione della squadra di governo, le premesse sono state mantenute e gli operatori legali hanno potuto sorridere. Prima di tutto perché decade ufficialmente la linea populista e filo-ideologica che ha avuto vita facile nei due precedenti esecutivi guidati da Giuseppe Conte. Il nuovo Esecutivo, europeista e concreto, è una garanzia per il settore e per tutti gli altri. In attesa di un ritorno alla normalità che, di certo, appare più concreto. Tra i Ministri c’è poi chi ha già maturato la sua esperienza in materia di gioco pubblico: il numero uno del Turismo, Massimo Garavaglia, a Giancarlo Giorgetti, oggi al Mise, fino a Renato Brunetta, ministro della PA.

Finalmente si tornerà sui temi, perlopiù strategici, che fanno sperare in tante novità. Ci vorrà sinergia tra i vari dicasteri, non solo col MEF ma anche col MISE e la PA, settori che dovranno guardare al gioco da vicino, anche tramite l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, tenendo anzitutto conto dell’innovazione e della tecnologia alla base del gioco pubblico italiano. Ci vorrà comunque, prima di tutto, una buona dose di dialogo tra le varie forze in campo.

Puntando su tecnologia e digitale i benefici per il settore, soprattutto dei lista casino online, potrebbero essere esagerati al di là delle innovazioni in termini di prodotto. Con le nuove tecnologie, di cui è garanzia Colao, oltre a nuovi servizi potrebbero essere implementate anche altre soluzioni di controllo e gestione di giochi, anche in termini di prevenzione e tutela dei consumatori. Insomma, il settore potrebbe fare un autentico salto di qualità verso una piena sostenibilità. E perché no: puntando ad una riforma generale e al riordino. Una promessa che non può essere disattesa.

Vittorio Perrone

Ruolo: Content Manager e Writer
Esperienza: 5+
Specializzazione: Recensioni e news

Giornalista pubblicista poliedrico. Si occupa per Giochidislots della redazione di articoli, report e infografiche sul settore del gioco legale italiano e internazionale. Collabora attivamente anche con il quotidiano online sportivo SpazioNapoli e il magazine Sportcafe24.com