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Videogame, serie tv e… Premi Oscar. I Goonies continuano ad avere successo

Quando Ke Huy Quan è salito sul palco per ritirare il Premio Oscar come “Miglior attore non protagonista”, in pochi l’hanno riconosciuto. Un pezzo di storia, infatti, l’aveva già fatto negli anni 80 quando interpretava il genio Richard “Data” Wang nella storica pellicola de I Goonies. "Mia mamma ha
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Silvia Urso
24 lug 2023
Videogame, serie tv e… Premi Oscar. I Goonies continuano ad avere successo

Quando Ke Huy Quan è salito sul palco per ritirare il Premio Oscar come “Miglior attore non protagonista”, in pochi l’hanno riconosciuto. Un pezzo di storia, infatti, l’aveva già fatto negli anni 80 quando interpretava il genio Richard “Data” Wang nella storica pellicola de I Goonies. "Mia mamma ha 84 anni, è a casa e sta guardando la tv. Guarda mamma, ho appena vinto un Oscar - ha detto, stringendo tra le mani il prestigioso riconoscimento - Il mio viaggio è cominciato su una barca. Ho passato un anno in un campo profughi. E adesso sono sul più grande palcoscenico di Hollywood. Dicono che succeda solo nei Quando Ke Huy Quan è salito sul palco per ritirare il Premio Oscar come “Miglior attore non protagonista”, in pochi l’hanno riconosciuto. Un pezzo di storia, infatti, l’aveva già fatto negli anni 80 quando interpretava il genio Richard “Data” Wang nella storica pellicola de I Goonies. "Mia mamma ha 84 anni, è a casa e sta guardando la tv. Guarda mamma, ho appena vinto un Oscar - ha detto, stringendo tra le mani il prestigioso riconoscimento - Il mio viaggio è cominciato su una barca. Ho passato un anno in un campo profughi. E adesso sono sul più grande palcoscenico di Hollywood. Dicono che succeda soloQuando Ke Huy Quan è salito sul palco per ritirare il Premio Oscar come “Miglior attore non protagonista”, in pochi l’hanno riconosciuto. Un pezzo di storia, infatti, l’aveva già fatto negli anni 80 quando interpretava il genio Richard “Data” Wang nella storica pellicola de I Goonies. "Mia mamma ha 84 anni, è a casa e sta guardando la tv. Guarda mamma, ho appena vinto un Oscar - ha detto, stringendo tra le mani il prestigioso riconoscimento - Il mio viaggio è cominciato su una barca. Ho passato un anno in un campo profughi. E adesso sono sul più grande palcoscenico di Hollywood. Dicono che succeda solo nei film".

E chissà quanto è stato importante quel primo, grande successo del 1985, quando Richard Donner portò lui e gli altri Josh Brolin, Sean Astin, Jeff Cohen, Corey Feldman e Kerri Green sul grande schermo. Una pellicola che è un pezzo di storia del grande schermo e che ha segnato intere generazioni. A chi non è mai capitato, infatti, di trovarlo in programmazione nel pomeriggio di Italia Uno anche anni e anni dopo l’arrivo al cinema?

E il segreto de I Goonies è proprio quello di rappresentare un trade unione tra generazioni, tanto che la National Film Registry degli Stati Uniti lo ha definito “culturalmente, storicamente ed esteticamente significativo”. Non poteva che essere così per una pellicola che vede la sceneggiatura di Chris Columbus e la produzione di Steven Spielberg. Alla fine furono 63,9 milioni i dollari incassati in USA e Canada, per un giro d’affari complessivo di 125 milioni in tutto il mondo.

Da quel momento il suo nome è diventato un marchio di fabbrica, tanto da ispirare anche tantissimi giochi. Il primo arrivò lo stesso anno del suo esordio in sala: aveva lo stesso nome ed era stato sviluppato dalla Datasoft esclusivamente per computer. Nei due anni successivi ci saranno altre tre edizioni, due della Konami e una della Nintendo. Oggi l’universo de I Goonies continua a raccogliere successo e a catturare gli appassionati, soprattutto nella nuova veste di slot machine online. Tra le ultime novità lanciate dalla piattaforma di casinò LeoVegas troviamo infatti “The Goonies”, una slot che tra musiche, scenari, protagonisti e ambientazioni guarda proprio al mondo della pellicola della Warner Bros.

A proposito di successo: a giugno dello scorso anno è stata annunciata anche la serie tv dedicata ai Goonies, dal titolo “Our Time”, prodotta e distribuita da Disney+. Una conferma, se ancora ci fosse bisogno, del valore culturale di questo film, che forse ha il suo segreto proprio nel titolo. Nel linguaggio americano dei giovani, infatti, “goony” vuol dire “sfigato”. E in fondo tutti noi ci siamo sentiti, almeno una volta nella vita, degli sfigati, quelli diversi, quelli strani. Ma il bello di questo film è che gli strani alla fine vincono. E non lo fanno solo al cinema, nelle serie tv o dietro gli schermi di un videogame. Lo possono fare anche nella vita.

Silvia Urso

: Head of Content
: 5+ anni
: Recensioni giochi, casinò e news

Gambling analyst con oltre 5 anni di esperienza nel settore del gioco legale italiano. Si occupa della coordinazione della redazione di Giochi di Slots, oltre a collaborare con numerosi quotidiani online.