Potete raccontarci l’origine di Bullshark Games e quale filosofia aziendale definisce la società?

Bullshark Games è nata da un’idea semplice: creare le slot a cui vorremmo davvero giocare. Lo studio è partito nel 2023, dopo anni trascorsi in varie aree dell’iGaming: dalle operazioni di casinò allo sviluppo di giochi. Ci definisce una mentalità “player-first”. Non inseguiamo ciecamente le tendenze né copiamo ciò che funziona ad altri. Preferiamo sperimentare con meccaniche audaci, ritmo incisivo e temi che emergono dal mucchio.

Come descrivereste il DNA creativo di Bullshark Games e quali elementi distintivi caratterizzano il vostro portfolio?

Amiamo i giochi che costruiscono tensione, generano payoff inaspettati e rendono ogni spin significativo. Le nostre slot includono spesso elementi progressivi, alta volatilità e qualcosa che rompe gli schemi, sia nel modello matematico, sia nel tema o nella direzione artistica. Abbiamo anche uno stile riconoscibile nel ritmo: raramente nei nostri titoli si attraversano lunghe fasi in cui “non accade nulla”.

Qual è la metodologia di sviluppo che seguite dalla concezione al lancio di una slot?

Di solito partiamo dalla sensazione di gameplay che vogliamo creare, non dal tema. Una volta definita, costruiamo il modello matematico, individuiamo le meccaniche giuste e poi rivestiamo il tutto con un’identità visiva che completi l’atmosfera del gioco. Nel percorso testiamo le build iniziali internamente e con i partner. Non pubblichiamo nulla in fretta: se il gioco non ci fa salire l’adrenalina, lo scartiamo o lo rielaboriamo.

Quali fattori ritenete fondamentali per creare slot che generino engagement e retention?

Crediamo che il coinvolgimento nasca da momentum e imprevedibilità. I giocatori vogliono sentire che qualcosa di entusiasmante possa accadere in ogni momento, non solo nel bonus. Per questo usiamo feature come raccolta simboli, meccaniche “second chance” e sorprese casuali, così da tenere il giocatore sul filo. Conta anche la chiarezza: se il giocatore non “capisce” il gioco entro pochi giri, lo si è perso.

Quali sono i titoli più rappresentativi del vostro catalogo e quali progetti potete anticipare?

Age of Seth è stato finora il nostro successo maggiore: concentra ciò in cui crediamo—alta volatilità, progressione chiara e sorprese caotiche perfettamente a tema. Anche Valhalla: Wild Winter e Clover Club hanno performato molto bene grazie al forte potenziale di vincita e a un game flow distintivo. Guardando avanti, stiamo lavorando su formati che reinventano meccaniche note in chiave fresca, con focus su ritmo, imprevedibilità e momenti davvero gratificanti.

Come bilanciate l’innovazione nelle meccaniche con le aspettative di mercato e degli operatori?

È sempre un equilibrio tra libertà creativa e realtà commerciale. Non costruiamo per compiacere solo il foglio Excel, ma non siamo nemmeno ingenui. Guardiamo i dati, i feedback dei partner e il comportamento dei giocatori e poi prendiamo rischi calcolati. Alcune delle vittorie più importanti sono arrivate quando abbiamo ritoccato meccaniche collaudate in modi piccoli ma significativi.

Al di là delle slot, avete piani per espandervi in altri vertical dell’iGaming?

Al momento no. Il nostro focus è eccellere in una cosa: creare slot che i giocatori amino. Detto ciò, esploriamo idee adiacenti interessanti: modalità multiplayer, mini-giochi e strumenti di retention costruiti attorno ai nostri titoli principali. Ma non abbiamo piani per entrare nello sportsbook o nei table games.

In un mercato saturo, dove molte slot “sembrano copie”, come costruite un’identità unica immediatamente riconoscibile dai giocatori?

Siamo allergici ai reskin. Ogni nostro gioco deve portare qualcosa di nuovo. Che sia nella meccanica, nella curva di volatilità o persino nel modo in cui costruiamo la suspense. A livello visivo non inseguiamo lo stile iper-realistico né ciò che è di tendenza. C’è una firma creativa chiara in tutto il portfolio—dall’arte al ritmo al sound design. Vogliamo che i giocatori (e gli streamer) riconoscano un titolo Bullshark entro pochi spin.

Come valutate l’attuale panorama regolamentato dell’iGaming e qual è la vostra strategia di fronte a crescenti restrizioni?

Siamo pragmatici sulla regolamentazione. Alcuni mercati si stanno irrigidendo: è un dato di fatto, ma non ci limitiamo a una geografia. Siamo già certificati in molti mercati e puntiamo a crescere dove ci sono opportunità, non solo dove vanno tutti. La regolamentazione fa parte del lavoro: collaboriamo con i partner per adattarci quando necessario, senza lasciare che detti la nostra direzione creativa.

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Natalia Chiaravalloti

Ruolo: Senior Content ManagerEsperienza: 6+Specializzazione: Recensioni casinò e news

Esperta nei processi formativi e copywriter specializzata nel settore dei giochi online. Collabora con diversi brand del gambling nella creazione di articoli e recensioni sui migliori operatori di gioco italiani e spagnoli, oltre che ad essere Head Writer di Giochi di Slots.

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