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Manovra 2024: la riforma del gioco d'azzardo fa discutere

La manovra 2024 del governo Meloni rischia di rivoluzionare il gioco online. Sembra infatti che stia prendendo piede al Ministero dell'Economia l'idea di concedere meno concessioni, ma a prezzo più alto. Per attuare questa idea si sta studiando un decreto attuativo della riforma fiscale che dovrebbe
Manovra 2024: la riforma del gioco d'azzardo fa discutere

La manovra 2024 del governo Meloni rischia di rivoluzionare il gioco online. Sembra infatti che stia prendendo piede al Ministero dell'Economia l'idea di concedere meno concessioni, ma a prezzo più alto. Per attuare questa idea si sta studiando un decreto attuativo della riforma fiscale che dovrebbe arrivare nel 2024, ma che potrebbe anche essere anticipata ad ottobre per essere collegata alla prossima legge di Bilancio.

Lo scopo di questo decreto sarebbe duplice: accumulare più soldi possibili senza però aumentare in modo spasmodico il numero degli operatori online (consulta la lista completa). Se l'idea di anticipare la riforma a ottobre andasse in porto, il Governo si ritroverebbe con una copertura preventiva di cui già si conoscerebbe l'entità. In pratica lo Stato avrebbe maggiori margini di manovra per altre questioni giudicate prioritarie.

A quanto è dato capire il piano però, non si limiterebbe al solo gioco online, ma anche a quello fisico, finendo dunque per coinvolgere anche lotterie, scommesse, Lotto, Bingo, slot machine e Gratta e Vinci.

Alla ricerca di uniformità

La nuova legge dovrebbe dare maggior uniformità ad un settore troppo spesso lasciato a se stesso e alle diverse leggi regionali. Per quel che concerne la tempistica, attualmente le concessioni scadono il 31 dicembre 2024. Ciò significa che si punta a completare l'iter per quella data, in modo da non dover chiedere proroghe per far partire i nuovi bandi di gara.

Parlando di cifre, al momento si sta parlando di aumentare a 6 milioni il prezzo fisso delle concessioni di gara. Inoltre, è allo studio un aumento dell’aliquota fiscale, passandola dal 22% al 26%. In questo modo si assicurerebbero incassi per altri 70 milioni di euro.

Per quel che riguarda il gioco fisico dovrebbe tornare la «regolarizzazione» dei PVR, ovvero i Punti Vendita Ricarica. Attualmente, secondo gli ultimi dati a disposizione, sono circa 70.000 i punti dislocati per il territorio. Con il nuovo decreto per poter continuare a esercitare dovrebbero pagare una quota che attualmente oscilla tra i 200 ed 700 euro, portando nelle casse erariali altri 35 milioni di euro.

Infine, il Governo sta anche discutendo sulla possibilità anticipare la gara del gioco del Lotto, inizialmente prevista nel novembre 2025, al 2024. La base d'asta dovrebbe essere di 800 milioni. Si tratterebbe dunque di un aumento di 100 milioni rispetto a 7 anni fa quando l'ultimo bando, con base d'asta di 700 milioni, si concluse a 770. Ciò permetterebbe di incassare già il prossimo anno la metà degli 800 milioni, mentre l’altra metà dovrebbe essere versata nel 2025.

Diversamente a ciò che era trapelato dovrebbe essere decaduta l'aumento della cosiddetta «tassa della fortuna», ovvero la tassa sulle vincite superiori ai 500 euro. Si era parlato di portare questa tassa dal 20% al 25%, ma si è temuto che così facendo, vi sarebbe stato un allontanamento dei giocatori e, dunque, non fosse conveniente.

La reazione degli operatori

Diversi operatori si sono detti preoccupati per la riforma e hanno chiesto una proroga di due anni, fino al 2026, da attivare immediatamente con la prossima Finanziaria. I dubbi sono sulla scadenza troppo ravvicinata della riforma che potrebbe creare problemi di attuabilità.

Un altro dubbio è quello legato ai costi poiché si teme che alzare il costo delle nuove concessioni potrebbe portare un danno soprattutto ai piccoli operatori, rendendo l’accesso alle licenze praticamente impossibile.

Secondo le prime stime il Governo avrebbe previsto di rilasciare circa 40 concessioni per un totale di incasso di circa 240 milioni di euro.

Occorrerà comunque aspettare ancora per capire quali saranno i costi e cosa ciò comporterà. Ciò che è certo è che l'azzardo si avvia ad una piccola rivoluzione.

Natalia Chiaravalloti

Ruolo: Senior Content Manager
Esperienza: 6+
Specializzazione: Recensioni casinò e news

Esperta nei processi formativi e copywriter specializzata nel settore dei giochi online. Collabora con diversi brand del gambling nella creazione di articoli e recensioni sui migliori operatori di gioco italiani e spagnoli, oltre che ad essere Head Writer di Giochi di Slots.