Il gioco online in Italia è sempre più popolare. Tuttavia, c'è una contraddizione che il settore vive e che merita di essere approfondita. Nel 2023, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha registrato 18,7 milioni di conti di gioco attivi, accompagnati da 5,2 milioni di nuove aperture durante l’anno. La raccolta online è stata invece di 82 miliardi di euro. Numeri che evidenziano la crescita del settore, ma che raccontano solo una parte della verità. Infatti, se si analizza la stratificazione demografica dei giocatori si scopre qualcosa di sorprendente. I 18,7 milioni di conti aperti non rappresentano 18,7 milioni di singoli giocatori. Per capire di cosa parliamo bisogna sottolineare come, nel gioco online è possibile per un utente aprire più conti gioco. Ogni utente può aprire un conto gioco per ogni operatore ADM. Bastano un documento d'identità che testimoni la maggiore età e un conto abbinato all'utente. 

Il fenomeno del multi-accounting: utenti unici e conti plurimi

Il fenomeno del multi-accounting strategico rappresenta una risposta logica al sistema attuale del gioco italiano. Ormai è risaputo che i migliori casinò online AAMS presentano giochi, bonus di benvenuto e offerte promozionali online per assicurarsi più clienti possibili. I giocatori, quindi «vanno dove tira l'offerta più conveniente». L'utente online non è fedele a un'unica piattaforma, ma preferisce andare lì dove trova l'offerta più adatta alle proprie esigenze. Per provare a tenersi più utenti possibili spesso i casinò online stringono spesso accordi di partnership con tipster professionisti che trasportano la propria community sulla piattaforma in questione, spingendola a giocare con i bonus messi a disposizione. Tuttavia, anche questa strategia non è sempre vincente perchè spesso questi tipster hanno accordi con diverse piattaforme e di conseguenza la loro community si ritrova spesso frammentata.

Attualmente l’analisi dei pattern di registrazione rivela dinamiche comportamentali specifiche che caratterizzano il mercato nazionale. Ci sono in particolare due fasce d'età molto attive. La fascia d’età 18-24 anni emerge come la più dinamica per le nuove iscrizioni, mentre quella 25-34 anni detiene il maggior numero di conti attivi.

La ricerca condotta da ADM ha triangolato i dati disponibili prodotti dagli operatori leader sugli studi relativa alla prevalenza del gioco nella popolazione italiana. In base a questi dati emerge una stima conservativa di 7-8 milioni di giocatori unici attivi. Ogni utente gestisce almeno 2 account (per la precisione tra i 2,3 e i 2,7 account). 

Due profili differenti di gioco: esploratori e consolidatori

L'analisi demografica condotta da ADM ha fatto emergere due profili differenti di giocatori. Il primo è quello definito degli esploratori. Si tratta di giocatori di età compresa tra i 18 e i 24 anni che mostrano una costante voglia di novità e forte sensibilità agli incentivi economici immediati. Ciò li rende meno fedeli e più soggetti a sfruttare le diverse promozioni di gioco. La loro motivazione di gioco è, infatti, quella di ottenere una specie di reddito aggiuntivo per questo sono più influenzati dalle offerte. 

La seconda categoria è quella dei consolidatori. In questo caso la fascia di riferimento va dai 25 ai 34 anni. Questi soggetti, una volta analizzate le diverse offerte sul mercato sviluppano abitudini di consumo più stabili e attribuiscono maggiore valore a fattori come esperienza utente, varietà dell’offerta e affidabilità del brand. In questo caso c'è una maggior consapevolezza della giocata per ottenere un profitto matematico, sfruttando i bonus per effettuare una giocata contraria a quella piazzata.

Le proiezioni per il 2026: raccolta superiore ai 160 miliardi di euro

L'evoluzione del mercato online potrebbe portare presto a un nuovo scenario del gioco, con una struttura più matura, dove la distinzione tra conti e giocatori unici diventerà meno rilevante per effetto del consolidamento.
Le proiezioni relativa alla raccolta del 2026 indicano una stima di circa 160 miliardi di euro, con la quota online destinata al 60-62% del totale. Il numero di giocatori attivi online potrebbe superare i 5 milioni, spinto dall’espansione nella fascia 18-34 anni e dalle innovazioni tecnologiche.

Le nuove riforme del gioco online in Italia avranno anche esse una parte importante. Il minor numero di operatori regolamentati potrebbe spingere questi ultimi a sviluppare modelli di business sostenibili basati sulla qualità del servizio piuttosto che sulla proliferazione di incentivi promozionali. Ciò finirà per portare a relazione più stabili tra giocatori e piattaforme. Insomma: il modello del multi-accounting di cui abbiamo parlato potrebbe presto sparire o comunque affievolirsi a vantaggio di un giocatore più maturo.

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Natalia Chiaravalloti

Ruolo: Senior Content ManagerEsperienza: 6+Specializzazione: Recensioni casinò e news

Esperta nei processi formativi e copywriter specializzata nel settore dei giochi online. Collabora con diversi brand del gambling nella creazione di articoli e recensioni sui migliori operatori di gioco italiani e spagnoli, oltre che ad essere Head Writer di Giochi di Slots.

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