Si avvicina a grandi passi il momento in cui tutte le procedure per l'assegnazione del nuovo bando online saranno terminate. Recentemente, le 46 aziende vincitrici delle 52 concessioni hanno presentato la convenzione firmata, completando la procedura, che prevedeva anche il versamento dei 7 milioni di euro in due tranche. Sono stati inoltre inviati i banner ai propri utenti dove saranno riportate le istruzioni per accettare le condizioni del nuovo contratto (legato alla nuova concessione) ed impostare le autolimitazioni periodiche per spesa e giocate, che diventeranno effettive dopo 6 mesi. Proprio su quest'ultimo punto, l'ADM ci ha tenuto a fare chiarezza con una nota inviata ai ai nuovi concessionari del gioco online.
Le nuove regole di autoesclusione
L'ADM con una nota inviata ai nuovi concessionari del gioco online ha fatto ulteriore chiarezza sull'applicazione delle Regole amministrative, tecniche e sulle relative Linee guida, nonché sui protocolli di comunicazione. In particolare, per quel che riguarda l'autoesclusione, si è sottolineato che per ora si «manterrà vigente la sola modalità di autoesclusione generale, rinviando al 31 gennaio 2026 la data di entrata in vigore delle nuove modalità di autoesclusione parziali».
Dal 1 febbraio 2026, quindi, si dovrà consentire, come da messaggi di protocollo, anche l'autoesclusione per periodi diversi rispetto a quelli finora previsti (30, 60 o 90 giorni) con possibilità di autoesclusione da 7 giorni fino a 270 giorni, oppure a tempo indeterminato. I concessionari dovranno inoltre informare il giocatore di questa deroga al contratto di conto di gioco. Chi non accetterà il nuovo contratto non potrà continuare a giocare, ma avrà sei mesi di tempo per adeguarsi alle nuove norme. Nel caso in cui si rifiutasse di aderire entro quel lasso di tempo, il conto gioco sarà sospeso e potrà essere riattivato entro tre anni.
Attraverso queste nuove regole il Governo punta a abbassare i livelli di rischio associati ai singoli giochi che saranno oggetto di apposite procedure di monitoraggio. Inoltre, saranno potenziati gli strumenti per consentire al concessionario un controllo più efficace dei giocatori più esposti al rischio di gioco patologico, nel pieno rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali.
Il nuovo piano d'azione dell'ADM
Oltre alle nuove regole sul gioco online, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sta mettendo a punto un piano d'azione che miri a rafforzare il proprio ruolo di presidio della legalità nel settore dei giochi pubblici. A renderlo noto è stato il Direttore dell'agenzia, Roberto Alesse, in un'intervista rilasciata al quotidiano La Discussione.
Alesse ha ricordato come le nuove certificazioni delle piattaforme di gioco rappresentino uno dei fronti più sensibili dell’attività di vigilanza, ma per effettuare gli adeguati controlli risulta anzitutto necessario dotarsi di «personale altamente specializzato e di sistemi di monitoraggio in grado di intercettare e contrastare tempestivamente eventuali fenomeni illeciti».
Il direttore ha ricordato come, sul fronte dell'online, ADM abbia intensificato la propria attività di sorveglianza digitale, sia sulla rete che sui social, riuscendo a inibire 864 siti di gioco illegale nel solo 2025 «un numero mai raggiunto negli ultimi cinque anni».
Proprio questa attenzione a un maggior controllo è alla base di una nuova governance interna, fondata sulla trasparenza, sul controllo dei rischi e sull’audit indipendente. Come ha infatti rivelato Alesse, «Per garantire efficacia e qualità dei controlli, abbiamo istituito una struttura di internal auditing capace di monitorare i processi e di prevenire le criticità, secondo i più avanzati standard internazionali».
Infine, per quel che concerne il gioco fisico, il direttore dell'Agenzia ha sottolineato come il comparto delle AWP sia quello a più alto rischio di anomalie. «Proprio per questo motivo», ha affermato, «la sostituzione graduale delle AWP con apparecchi dotati di controllo da remoto rappresenta una svolta fondamentale. L’Agenzia sarà sempre più baluardo di garanzia della fede pubblica e della tutela del giocatore».
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