Il Gen. Stefano Screpanti della GdF, durante il suo intervento al convegno “Gioco legale in Italia: dialogo tra imprese, parti sociali e regolatore”, tenutosi lo scorso 15 novembre a Roma, ha evidenziato che le segnalazioni di operazioni sospette nel settore dei giochi nel primo semestre dell’anno sono state 1.075, in lieve aumento rispetto al 2016.
L’incontro, cui hanno partecipato diversi protagonisti del settore, ha rappresentato un’occasione per discutere del fenomeno del gioco legale nel nostro paese, per mettere a confronto i numeri e l’impatto del fenomeno, discutere sulle implicazioni delle nuove norme verso le imprese e l’occupazione, analizzare i rischi del gioco d’azzardo illecito, le norme antiriciclaggio e l’impatto sociale.
L’intervento di Screpanti
Uno dei fatti più interessanti, evidenziato dal Gen. della Guardia di Finanza, durante il suo intervento, è stato “che nel primo semestre del 2017, su 50.000 operazioni sospette, 1.075 hanno riguardato il settore dei giochi, pari al 2,18% del totale ed in lieve aumento rispetto allo scorso anno”.
Secondo Screpanti “Il settore del gioco è esposto alla criminalità come tanti altri settori. Per questo serve maggiore collaborazione tra i diversi rappresentanti della filiera. Serve valutare tutti i segnali di allarme per difendere questo importante settore”.
Illustrando la nuova disciplina antiriciclaggio, ha spiegato che il mancato rispetto delle normative e le conseguenti sanzioni, devono essere applicate non solo a distributori ed operatori, ma anche al concessionario di gioco cui spetta il compito di effettuare un’adeguata verifica.
"La nuova disciplina antiriciclaggio prevede una serie di obblighi per gli operatori che offrono gioco, lo distribuiscono o gestiscono, che interessano i concessionari di gioco online, tutti gli esercenti e gestori del gioco fisico e le case da gioco. Tali obblighi e, in particolare, quello dell'identificazione dei giocatori e la segnalazione delle operazioni ritenute sospette scattano in casi di vincite pari o superiori a 2000 euro (dove consentite) Sulle Vlt, per importi pari o superiori a 500 euro, e sempre in caso di operazioni sospette e quindi a rischio riciclaggio o finanziamento al terrorismo".
Ha poi puntualizzato che i dati del cliente dovranno essere conservati per 10 anni e chi viola le disposizioni della normativa, sarà soggetto a sanzioni che vanno da 1.000 € a 10.000 €. In caso di gravi e ripetute violazioni, la sanzione può essere raddoppiata. Il concessionario deve rispettare le norme generali antiriciclaggio ed è soggetto a una sanzione in caso di una verifica o conservazione non adeguata, così come di segnalazione di operazioni sospette.
Le segnalazioni vanno effettuate "quando i soggetti obbligati hanno motivi ragionevoli o sospetti fondati che le operazioni effettuate da un determinato giocatore possano essere praticate con scopi di riciclaggio. Le segnalazioni vanno effettuate alla Uif della Banca d'Italia, la quale a sua volta effettua delle verifiche di analisi finanziaria e successivamente a questa analisi inoltra alle forze dell'ordine i casi ritenuti meritevoli di intervento. C'è quindi un'attività pre-investigativa che succede alla segnalazione dell'operatore e già nello scorso anno sono stati valutati oltre 2300 casi. Ultimamente si stanno accentuando le verifiche relative al finanziamento al terrorismo per via della crescente attenzione generale ed i confronti del fenomeno. Sotto il profilo del possibile finanziamento al terrorismo a inizio 2017 sono stati ravvisati 117 casi sospetti", ha concluso.