Si è tenuto a Lisbona dal 16 al 18 settembre 2025, presso la Feira Internacional, la SBC Summit. Si è trattato di un incontro che ha coinvolto 25.000 leader globali nel settore delle scommesse sportive e dell’iGaming. Si è trattata di un'opportunità per affrontare diverse tematiche sul futuro del gioco online, in particolare sulla situazione del nuovo panorama italiano.
Crescita a doppia cifra: +13% nel primo semestre 2025 e giro d’affari oltre 5,5 miliardi
Durante il convegno «Italy’s New Online Gambling Regime: A Game-Changer for the Industry», Marco Tiso, Online Managing Director di Sisal, ha tracciato un quadro sull’andamento e le prospettive del mercato del gioco online in Italia.
I dati sciorinati mettono in evidenza la crescita del settore. Come riporta Tiso, nel primo semestre del 2025 il mercato è cresciuto del 13% rispetto allo stesso periodo del 2024. La proiezioni portano il valore annuo oltre i 5,5 miliardi di euro. La comparazione tra il 2024 e il 2025 mostra come la quota di mercato sia passata dal 24% al 26%.
Tiso ha affrontato anche il tema relativo alla protezione dei giocatori, sottolineando come gli attuali limiti di deposito e spesa gestiti a livello di singolo operatore non siano pienamente efficaci, poiché ogni giocatore ha almeno due conti giochi attivi. Tiso si è anche speso favorevolmente per il nuovo sistema di licenza che, riducendo gli operatori, potrà creare un ambiente di gioco più sicuro. Infine, per quel che riguarda la pubblicità, Tiso si è detto contrario al divieto totale e ha sottolineato come ora sia necessario mantenere alta la qualità dei messaggi e ridurne la quantità, affidandosi anche a controlli esterni che evitino gli errori del passato.
eCOGRA amplia il perimetro di controllo su piattaforme, giochi e protocolli
Durante il seminario all’SBC Summit 2025 di Lisbona, Bradley Khoury, CTO di eCOGRA, ha chiarito il ruolo crescente degli organismi di certificazione in un momento che segna l’avvio di un nuovo regime per il settore, con un occhio anche alla situazione italiana che è mutata con il nuovo bando del gioco online. Secondo l'opinione di Khoury per eCOGRA sarà una stagione faticosa sul fronte italiano dato che l'organismo sarà chiamato a «verificare piattaforme, giochi, protocolli, praticamente tutto. Rispetto al passato, il perimetro d’azione si è ampliato».
Khoury ha spiegato che il compito di eCOGRA e degli altri organismi è quello di garantire che gli operatori entrino nel mercato in piena conformità con le nuove regole, ma anche di accompagnare la fase di transizione dal vecchio al nuovo quadro normativo. Per compiere questa mission eCOGRA, ha sottolineato Khouri, deve adottare «un approccio strutturato e proattivo per assicurarci che i titolari di licenza siano pronti, che possano affrontare il passaggio in modo fluido e che il sistema funzioni senza interruzioni per operatori, fornitori e regolatore». Il CTO si è poi soffermarsi su tempistica e costi di questi controlli, ammettendo che «Il fattore tempo è ciò che incide maggiormente sul costo. Se un operatore arriva con i sistemi già allineati alle regole tecniche, una certificazione completa richiede fino a sei settimane. Dove ci sono sviluppi ancora da fare, o fornitori di giochi e piattaforme da integrare, i tempi si allungano».
Infine Khouri si è soffermato sul mercato italiano, affermando che quest'ultimo rimane un contesto più oneroso rispetto alla media europea, ma il nuovo assetto regolatorio ha introdotto un bilanciamento: «Sono stati eliminati gli audit periodici annuali o biennali, sostituiti da controlli basati su eventi specifici. Allo stesso tempo, però, è aumentato molto il campo d’azione, soprattutto in materia di protocolli di comunicazione e regole tecniche». Ciò ha portato, secondo la sua opinione, a un sistema con meno verifiche di routine, ma maggiore approfondimento e ampiezza delle certificazioni dopo i test di conformità. La conclusione del CTO di eCOGRA è semplice: per l'organismo ci sarà più lavoro perché sarà necessario «trovare il giusto equilibrio per garantire affidabilità e sicurezza senza rallentare lo sviluppo del mercato».
Tino (Betsson): «il mercato italiano cresce, nessuna sorpresa. Divieto di pubblicità? Non è un deterrente»
Anche Stefano Tino, managing director Italy di Betsson, ha voluto esprimere il suo punto di vista sul mercato online italiano durate il SBC Summit 2025 di Lisbona. Secondo Tino l’attuale fase di espansione del mercato non è una sorpresa. «L’Italia è un mercato enorme, con una crescita stabile e prospettive che potrebbero portare nei prossimi nove anni a un giro d’affari da diversi miliardi». Proprio per questa crescita, la recente gara per le concessioni ha rappresentato per molti operatori una scelta logica, nonostante l’impegno economico richiesto: «Sette milioni per una licenza non sono pochi, ma avere un titolo valido per nove anni è un asset di enorme valore. Chi ha deciso di partecipare ha colto un’opportunità importante: entrare oggi significa potersi consolidare nei prossimi anni».
Tuttavia, il manager ha mosso anche un appunto. L'attuale quadro normativo italiano va rivisto per renderlo compatibile con il nuovo assetto. Infatti, secondo la sua opinione, i divieti non sono mai un deterrente. «Il divieto della pubblicità non funziona. In Italia come altrove è solo un modo pigro di affrontare un tema politico. Meglio invece trovare strumenti per regolare e governare il mercato in maniera equilibrata». Per questo, Tino invoca un quadro normativo più chiaro che permetta anche agli operatori di poter gestire al meglio una comunicazione sul gioco responsabile.
Stake riparte da zero nel mercato regolamentato italiano
Fabio A. Bufalini, country director Stake Italy, durante il panel sull’Italia, ha voluto esprimere la posizione della sua azienda nel mercato italiano. Secondo Bufalini «Entrare in un mercato come quello italiano non è affatto facile. Stake ha cambiato strategia puntando a entrare in tutti i mercati regolamentati e l’Italia è uno di questi. Abbiamo acquisito un’azienda l’anno scorso e siamo effettivamente live con il sito Ideal Bet, su cui però non stiamo spingendo, perché stiamo lavorando al lancio della nostra tecnologia».
Secondo il country director le difficoltà che Stake incontra sul mercato italiano derivano dal fatto che, pur essendo un grande marchio, nel nostro Paese deve partire da zero. Tra le difficoltà maggiori incontrati dal brand c'è il divieto di pubblicità che non permette di impostare una campagna di comunicazione adeguata. Ciononostante, Bufalini sottolinea come il nuovo bando cambi il mercato italiano, riducendo gli operatori e modificando le regole per essere più credibili e affidabili verso i consumatori. Secondo il manager «Quello che vediamo come opportunità è che ci sarà una riduzione degli operatori con licenza, alcuni usciranno, ma allo stesso tempo le regole tecniche e tutte le modifiche introdotte in tema, ad esempio, di gioco responsabile sono molto importanti e ci offriranno l’opportunità di essere una di quelle aziende affidabili per il cliente finale».
Microgame: “Meno operatori ma concorrenza più intensa”
Francesco Cuzzupoli, Gaming & Sales Director di Microgame, ha analizzato l’impatto delle nuove regole sul mercato italiano del gioco online. Cuzzupoli ha affermato che, il nuovo mercato italiano non perderà competitività con la riduzione degli operatori, anzi, la concorrenza potrebbe crescere, poiché sarà richiesto un alto livello di investimenti, consistenti e continuativi. Il manager afferma che molto dipenderà anche dalla capacità di adattabilità degli operatori e degli affiliati tradizionali, che dovranno trasformarsi in multi-channel affiliates, rafforzando il concetto di omnichannel. Per sostenere questa evoluzione sarà necessario mettere a disposizione piattaforme e strumenti adeguati.
Cuzzupoli fa anche una riflessione sul gioco illegale, affermando che la chiave è informare i giocatori, renderli consapevoli della differenza tra mercato legale e offerta .com, soprattutto dopo la riduzione dei brand e la fine delle cosiddette skins. Secondo la sua opinione, in futuro saranno sempre più importanti l’engagement, la creatività e l’utilizzo di bonus tool innovativi per far crescere i casinò online AAMS.
Educazione dell’utente e design dei nuovi strumenti di pagamento
Mark Watts, Executive Director of iGaming di Aircash, ha parlato dell' evoluzione dei sistemi di pagamento nel settore del gambling e dell’iGaming, sottolineando come l’industria stia affrontando un passaggio complesso ma inevitabile. Watts ha affermato che è necessario costruire soluzioni che siano al tempo stesso sicure, affidabili e adatte alle esigenze dei giocatori. Un passaggio significativo del suo intervento è stato quello relativo al processo di transizione degli operatori tradizionali verso il digitale: «Significa convincere la propria base di giocatori abituali ad intraprendere un nuovo percorso, con un diverso tipo di offerta».
Secondo il suo parere, non si tratta solo di una sfida tecnologica, ma culturale e generazionale, poiché occorre accompagnare i giocatori verso nuovi strumenti di pagamento e nuove modalità di gioco, senza spezzare il legame di fiducia costruito negli anni.
Watts ha anche sottolineato come i sistemi omnichannel siano fondamentali per garantire transazioni fluide anche a livello transfrontaliero, permettendo alle aziende di crescere ed espandersi. «Il vero obiettivo», ha concluso, «è riuscire a unire infrastrutture solide, compliance normativa e nuove tecnologie, così da offrire ai consumatori un’esperienza di pagamento sempre più rapida, sicura e senza attriti».