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I segreti nascosti del “Mistero di Montezuma” tra esplorazioni e giochi

Quante volte vi siete imbattuti in articoli, servizi, documentari e libri che parlavano del “Mistero di Montezuma” senza sapere di cosa stessero parlando? E quante volte, cercando informazioni qua e là sul web, l’aura di magia e di enigma che aleggia intorno a queste parole è cresciuta, trascinandov
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Silvia Urso
10 lug 2023
I segreti nascosti del “Mistero di Montezuma” tra esplorazioni e giochi

Quante volte vi siete imbattuti in articoli, servizi, documentari e libri che parlavano del “Mistero di Montezuma” senza sapere di cosa stessero parlando? E quante volte, cercando informazioni qua e là sul web, l’aura di magia e di enigma che aleggia intorno a queste parole è cresciuta, trascinandovi in mondi lontani e mistici? Proviamo allora a capirci qualcosa di più, distinguendo la storia dalla fantasia.

Sì, perché il Mistero di Montezuma mette le radici una leggenda: quella del sovrano degli Aztechi Montezuma, che avrebbe nascosto un grande tesoro prima dell’arrivo in Messico degli invasori e conquistatori spagnoli, nel XVI secolo. Siamo nel pieno boom delle scoperte geografiche e le potenze europee (prima soprattutto Spagna e Portogallo, poi anche Francia e Regno Unito) iniziano a spartirsi territori, a controllare regioni, a uccidere senza alcuna remora le popolazioni che trovavano e soprattutto a cercare più ricchezze possibili. Come quella del sovrano Montezuma, che avrebbe accumulato un vastissimo patrimonio fatto di metalli e pietre preziose e soprattutto di oro, il grande obiettivo di tutti gli europei.

È da questo momento che parte, è proprio il caso di dirlo, una caccia al tesoro: avventurieri e archeologi, esploratori e geografici si sono addentrati tra montagne, fiumi, grotte e sotterranei. Senza però trovare nulla.

 Ed è per questo che sul Mistero di Montezuma ancora si continua a fantasticare, a sognare e in alcuni casi anche a giocare. Lo sfondo e l’ambientazione erano troppo allettanti per non crearci almeno un videogioco, come quello che negli anni 80 spopolava nelle sale giochi, “Montezuma’s Revenge”, pubblicato dalla Parker Brothers con protagonista un archeologo, Panama Joe, che sembrava un lontano parente di Indiana Jones.

Non mancano esempi del successo di questo tema anche nel settore del gambling, quello del gioco pubblico e legale. Il fantastico e misterioso tesoro del re Azteco è infatti protagonista di “Jane Hunter and the Mask of Montezuma” di Pragmatic  Play, uno degli ultimi titoli lanciati da Snai Casino sul proprio portale di gioco. Un altro titolo legato al personaggio è Montezuma di World Match, anch’essa disponibile nel nostro catalogo di slot gratis.

Un’aura di mistero che contribuisce al fascino e al successo di una leggenda che resiste ormai al passare degli anni e allo scorrere del tempo. E proprio con il passare dei secoli, ogni tanto torna a far parlare di sì. Come è accaduto nel 1981, quando a Città del Messico fu ritrovato un lingotto d’oro particolarissimo, probabilmente trafugato da Hernan Cortes e dai conquistatori spagnoli qualcosa come 500 anni fa. Finito nel dimenticatoio, quel ritrovamento è tornato in auge negli ultimi tempi, grazie agli studi condotti dall’INAH, l’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia del Messico, che attraverso delle particolari radiografie ha collocato quel pezzo d’oro in un momento preciso della storia azteca: la “Notte Triste”.

Così gli storici chiamano gli avvenimenti del 30 giugno del 1520, quando gli Aztechi decisero di cacciare gli invasori spagnoli da Tenochtitlan, la loro capitale. Qualcuno però riuscì a portare via i tesori trafugati, tra cui questo lingotto che probabilmente cadde durante la fuga. Che sia questa la prova che il Mistero di Montezuma è una storia vera?

Silvia Urso

: Head of Content
: 5+ anni
: Recensioni giochi, casinò e news

Gambling analyst con oltre 5 anni di esperienza nel settore del gioco legale italiano. Si occupa della coordinazione della redazione di Giochi di Slots, oltre a collaborare con numerosi quotidiani online.