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Social casinò: quella linea sottile tra divertimento e azzardo

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Silvia Urso
22 nov 2023
Social casinò: quella linea sottile tra divertimento e azzardo

Social casinò: quella linea sottile tra divertimento e azzardo

I social casinò sono una nuova tipologia di gioco che unisce la componente tipica dei casinò e quella social, dando dunque la possibilità di giocare con i propri amici o anche con sconosciuti senza impegnare denaro proprio. Per questo motivo non rientrano nella categoria propria dell'azzardo. Tuttavia, ci sono delle zone d'ombra su diversi aspetti che li riguardano. Per comprenderli occorre prima di tutto fare chiarezza sul loro funzionamento.

Come funzionano i social casinò

I social casinò nascono per quella tipologia di giocatori che vogliono divertirsi senza però spendere soldi, come ad esempio avviene nelle slot gratis.

Si tratta di un ibrido tra i casinò online e i social network e sono presenti sia nella versione mobile (come app scaricabili gratuitamente) che desktop. Solitamente la prima è la più diffusa perché chi si approccia a questo tipo di giochi lo fa per il semplice gusto di divertirsi senza pensieri con altri utenti. Del resto, anche l'aspetto grafico con cui si presentano i social casinò, ovvero minimal e con diversi rimandi ai cartoni animati, hanno lo scopo di attrarre una tipologia di pubblico differente da quella che gioca online. Dato che il rimando è comunque quello dei giochi del tavolo verde, in questa categoria sarà possibile giocare a black jack, videopoker, baccarat, roulette e slot machine.

Il vantaggio di giocare ai social casinò è quello di poter fruire di una buona gamma di giochi, entrando in contatto con amici e perfetti sconosciuti e partecipando alle classifiche virtuali o agli eventi speciali. Per giocare non si utilizzano soldi veri, ma chip virtuali. Ciò significa, di contro, che non è possibile ottenere soldi veri.

Tuttavia, c'è un aspetto, molto spesso sottovalutato, che va considerato. Quando si finiscono le chip gratuite, infatti, non è più possibile giocare. A quel punto o si attende un tot di tempo o si ricomprano chip utilizzando soldi veri. Inutile dire che chi decide di fermarsi e non investire soldi per comprare altre chip non può partecipare alle classifiche. Inoltre, i social casinò danno la possibilità di comprare booster (ovvero dei potenziamenti dei vari giochi) o semplici regali da donare agli amici e anche qui bisognerà utilizzare soldi veri.

Siamo quindi al cospetto di una zona grigia che non viene considerata azzardo (e per questo non è regolamentata dalle leggi in materia), ma che ne presenta alcune caratteristiche.

La class action in America

In America sta destando scalpore una class action contro Amazon intentata da un cittadino statunitense. Scopo del contendere sarebbero i social casinò che, a detta del querelante, avrebbero permesso all'azienda di Bezos di trarre profitti che dovrebbero essere considerati illeciti attraverso i social casinò. Secondo quanto si legge nella causa questa tipologia ludica presenterebbe delle slot in stile Las Vegas, che renderebbero i giochi «straordinariamente redditizi» e «altamente avvincenti».

Viene infatti sottolineato che «i social casinò sono così redditizi perché mescolano gli aspetti e creano dipendenza dalle slot machine tradizionali con il potere di Amazon di sfruttare i big data e le pressioni dei social network per identificare, prendere di mira e sfruttare i consumatori inclini a comportamenti di dipendenza».,

Inoltre, sempre secondo l'accusa, Amazon non solo mantiene il pieno controllo sull’accesso dei casinò social nel suo negozio, ma «condivide anche direttamente una parte sostanziale delle perdite dei giocatori, che vengono raccolte e controllate da Amazon». Scopo di tale class action è dunque quello di convincere Amazon a fermare questi giochi ed a restituire i soldi guadagnati ai suoi clienti.

C'è anche un altro dato che inchioda il colosso dell'e-commerce. L'azione legale infatti sostiene che nel 2020 Amazon ha ottenuto il 30% di ogni scommessa effettuata sulla piattaforma. Numeri incredibili se si pensa che i casinò tradizionali ottengono tra l’1% ed il 15%. Tradotto in numeri significa che il colosso dell'ecommerce ha guadagnato 1,8 miliardi di dollari.

Non è la prima volta che i social casinò destano polemica. Nell'agosto del 2022 International Game Technology e DoubleDown Interactive vendevano chip virtuali illegali e hanno risolto il problema con un pagamento di 415 milioni di dollari.

Risulta evidente, dunque, come i social casinò meritino una maggiore attenzione da parte delle istituzioni perché il confine tra gioco puramente ludico e azzardo risulta particolarmente sottile in questo caso.

Silvia Urso

Ruolo: Head of Content
Esperienza: 5+ anni
Specializzazione: Recensioni giochi, casinò e news

Gambling analyst con oltre 5 anni di esperienza nel settore del gioco legale italiano. Si occupa della coordinazione della redazione di Giochi di Slots, oltre a collaborare con numerosi quotidiani online.