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Gioco d'azzardo e social network: un legame che crea disagio

In risposta a violente polemiche e scandali legati ai contenuti sessuali e al gioco d'azzardo, Twitch ha introdotto nuove opzioni di filtraggio per migliorare il controllo sui contenuti per adulti.
Gioco d'azzardo e social network: un legame che crea disagio

Twitch ha recentemente posto un freno al gioco d'azzardo sulla propria piattaforma introducendo una serie di nuove funzioni per permettere agli utenti di avere un controllo più stringente sui contenuti per adulti presenti sulla piattaforma. Attraverso l'aggiornamento che è stato effettuato, sono state create nuove opzioni di filtraggio allo scopo di aiutare gli utenti ad una scelta più consapevole.

In particolare, sono state create opzioni di filtraggio dei contenuti e di sfocatura delle miniature per nascondere leContent Classification Labels” (CCL) utilizzate per contrassegnare i temi/stream per adulti sulla sua piattaforma. Le CCL sono state introdotte lo scorso anno, dopo che Twitch ha iniziato a classificare i propri contenuti per tutelare gli utenti e aiutarli a compiere scelte più consapevoli. I temi che possono essere esclusi sono quelli a valenza sessuale, inerenti alcol e droga, che rappresentano violenze e il giovo d'azzardo.

Twitch risponde alle polemiche: nuove regole contro i contenuti espliciti

La nuova campagna “moralizzante” di Twitch è stata lanciata in seguito alle polemiche violenti che la piattaforma ha subito per l'eccessiva liceità dei suoi contenuti. Recentemente Twitch aveva cercato di porre un freno ai contenuti sessualmente espliciti presenti sulla piattaforma, ma le regole introdotte non si erano rivelate chiare e avevano ottenuto l'effetto contrario, ovvero una proliferazione di contenuti sessuali. Ciò aveva provocato un ban di massa con conseguenti polemiche. Gli utenti bannati hanno infatti accusato il social di essere ingiusto e arbitrario, sottolineando come, secondo le linee guida, avrebbero dovuto ricevere solo un avviso e non la sospensione dell’account. 

A questo si è andato ad aggiungere la forte campagna che la piattaforma ha lanciato contro l'azzardo, frutto di diversi scandali commessi da degli streamer. Il più eclatante è stato quello del content creator, Silker, pseudonimo di Abraham Mohamed, nel 2022. Per finanziare la sua dipendenza dalle scommesse online su Counter Strike: Global Offensive l'uomo ha ingannato personaggi famosi e non, intascando oltre 200.000 dollari.

Lo scandalo ha convinto Twitch a porre un primo freno all'azzardo. La piattaforma ha attuato delle restrizioni, ma questo non l'ha liberata dalle polemiche.  Recentemente, infatti, il Codacons ha formalmente diffidato la piattaforma al monitoraggio costante dei contenuti caricati dai propri utenti e a rimuovere ogni video avente ad oggetto giochi d’azzardo, in particolare poker e slot machine. I nuovi filtri, dunque, sono la risposta della piattaforma ad un accerchiamento mediatico che imputa a Twitch di mettere i propri interessi economici davanti alla salute dei propri utenti.

Agcom sanziona i colossi dei social: Facebook e X nel mirino

Twitch non è l'unico social attaccato per la pubblicità del gioco d'azzardo. Recentemente sia Facebook che X si sono visti contestare questo reato.

Il Consiglio di Stato ha da poco accolto il ricorso dell'Agcom contro Meta Platforms Ireland per la sanzione inflitta a Facebook per la violazione del divieto di pubblicità al gioco d’azzardo. In pratica l'Agcom aveva inflitto 750.000 euro di multa al colosso americano in quanto erano stati trovati contenuti “sponsorizzati a pagamento” idonei a promuovere e pubblicizzare attività di gioco e scommesse online con vincite in denaro, ma il Tar del Lazio aveva annullato la sentenza. Ora il Consiglio di Stato ha rimesso tutto in discussione.

Stessa sorte è capitata a X. Nel marzo scorso l'Agcom aveva inflitto da un milione e 350 mila euro alla società Twitter International Unlimited Company, per la violazione del divieto di pubblicità del gioco. In questo caso il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensione da parte della società di Musk in quanto sono state riscontrate «nove violazioni, una per ogni singolo account contrassegnato dalla 'spunta blu', relative a contenuti aventi natura di comunicazione pubblicitaria di siti che svolgono attività di gioco e scommessa con vincite in denaro».

In questo caso i giudici si sono rifatti ad una sentenza del Consiglio di Stato nella quale si affermava che «gli intermediari di dimensioni mondiali che pubblicano giornalmente un massivo quantitativo di annunci pubblicitari sono tenuti a 'dotarsi di adeguati sistemi organizzativi, anche di tipo automatizzato e con ricorso a strumenti di intelligenza artificiale … per impedire agli inserzionisti di pubblicare annunci pubblicitari in violazione' dell'art. 9 del Decreto dignità».

Un vero e proprio monito contro il gioco d'azzardo di cui i social proliferano. La partita però è tutt'altro che chiusa perché i social da sempre sono una «terra di nessuno» dal punto di vista giuridico e serve molto più di una multa per porre fine al fenomeno dell'azzardo su queste piattaforme.

Natalia Chiaravalloti

Ruolo: Senior Content Manager
Esperienza: 6+
Specializzazione: Recensioni casinò e news

Esperta nei processi formativi e copywriter specializzata nel settore dei giochi online. Collabora con diversi brand del gambling nella creazione di articoli e recensioni sui migliori operatori di gioco italiani e spagnoli, oltre che ad essere Head Writer di Giochi di Slots.